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LA LAPAROSCOPIA
 
Prostatectomia radicale

Definizione ed indicazione:
asportazione radicale della ghaindola prostatica nei tumori prostatici localizzati.

Terapia alternative:
radioterapia, brachiterapia, terapia ormonosoppressiva, HIFU.

Pro e contro rispetto ad altre terapie:
rischio maggiore di incontineza e deficit erettile, migliore radicalità oncologica.

Preparazione all'intervento:
clistere la sera prima, calze antitrombo, profilassi antitrombo e antibiotica.

Esami necessari:
PSA, TAC ADDOME COMPLETO, SCINTIGRAFIA OSSEA, ECOGRAFIA TRANSRETTALE, es. urine+urocoltura.

Durata intervento:
2-3 ore.

Durata degenza:
5-7 giorni.

Durata riabilitazione:
per l'incontinenza: 3-6 mesi, per il deficit erettile 6 mesi-1 anno (dipende anche in base alla risposta).

Controindicazioni:
tumori prostatici in fase avanzata, gravi problemi di salute concomitanti.

Effetti collaterali:
emorragia intra e postoperatoria(10%), lesioni della parete rettale (0.1-0.2%), lesioni ureterali(0.1-4.7%), trombo-embolia(0.7-2.6%), cardiovascolari(1-4%), infezioni della ferita(0.9-1.3%), linforrea o linfocele(0.6-2%) incontinenza urinaria(0-12.5%), urinoma, infezioni delle vie urinarie(15,5%), deficit erettile(10-75%), stenosi anastomosi uretro-vescicale(0.6-32%).

Tempistica e durata visita di controllo:
nel primo anno controllo con PSA plasmatico ogni 3 mesi, nel 2° anno ogni 6 mesi, dal 3° anno 1 volta all'anno per almeno dieci anni.

Grado di recupero:
entro 1 mese.

Farmaci da assumere:
  • prima l'intervento: eventuale terapia ormonosoppressiva in caso di attesa o di tumori localmente avanzati
    durante profilassi antibiotica e antitrombo, calze antitrombo.
  • dopo l'intervento: profilassi antibiotica e antitrombo; eventuale terapia ormonosoppressiva o radioterapia in caso di margini positivi all'esame istologico definitivo.

Età minima e massima per sottoporsi alla terapia:
50-70 anni.

Breve descrizione dell'intervento:
incisione longitudinale della cute addominale al di sotto dell'ombelico, accesso a livello della ghiandola prostatica isolamento e sua asportazione previa legatura dei peduncoli vascolari. Anastomosi tra uretra e vescica. In casi selezionati è possibile preservare i fasci neurovascolari che passano posteriormente alla prostata, deputati alla erezione.



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